L’AQUILA – “Questa mattina all’Ufficio postale del Senato ho trovato una busta di colore giallo rivolta a me, vicepresidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato della Repubblica con all’interno tre fogli, ovviamente anonimi: uno rivolto a me, un altro al collega Casson e l’altro ancora al collega Stefano. Non mostro il contenuto dei fogli, perché sarebbe ingiurioso nei confronti di quest’Assemblea e del nostro ruolo di senatori. Si tratta di insulti tra l’ironico e il minaccioso e di immagini oscene, perché quando si vuole colpire una donna ci si mette anche una gran dose di misoginia. Credo che il riferimento sia al lavoro che stiamo facendo nella Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari”. Lo ha detto la senatrice del Pd Stefania Pezzopane nell’aula del Senato.
“Denuncio questo abuso che ho subito – ha continuato Pezzopane – dicendo, semmai qualcuno degli autori mi stesse ascoltando, che io non ho paura di atti come questi, che ritengo ridicoli, vergognosi e anche molto sciocchi, tanto che li considero persino indegni di querela. Non farò nemmeno la fatica di andare a sporgere una querela nei confronti di gente che ritiene di doversi rivolgere in questa maniera, coprendosi con l’anonimato, a dei senatori della Repubblica che stanno facendo il loro dovere con dignità, con orgoglio e con fermezza”.