L’AQUILA – “Lungimiranza politica e competenza tecnica”: sono questi, secondo Emilio Nusca, gli elementi necessari per rinnovare lo sviluppo del territorio montano della Regione Abruzzo.
Nel corso di un incontro, tenutosi a Rocca di Mezzo, il candidato consigliere alla Regione, ha illustrato i suoi progetti, di fronte ad oltre 50 maestri di sci del comprensorio delle Rocche.
“Tra queste montagne – ha dichiarato Emilio – si è costruita la nostra storia, la nostra cultura, si è costruito il nostro capitale . È necessario, dunque, – continua l’ingegnere – valorizzare la nostra terra attraverso progetti sostenibili e, per forza di cose, inquadrabili all’interno di una politica che tuteli l’ambiente e, allo stesso tempo, ne esalti le potenzialità (basti pensare alla pista ciclabile dei tre comuni delle rocche) “.
L’ex sindaco di Rocca di Mezzo, candidato capolista con Abruzzo Facile, a sostegno di D’Alfonso, nel corso dell’incontro ha ascoltato le opinioni dei presenti ed ha concluso lanciando un messaggio chiaro agli interlocutori: ” siete dei veri e propri operatori culturali della montagna, e promuovere il nostro sviluppo locale, attraverso questo fantastico sport, può aiutare tutti, tutta la Regione”.
REGIONALI, NUSCA AD ALBANO: ” PUO’ ESSERE ELETTO ANCHE PIU’ DI UN AQUILANO”
“Prendo atto volentieri che il segretario provinciale del PD, Stefano Albano, ha ammesso il suo errore”. Con queste parole, Emilio Nusca, candidato capolista alla Regione con Abruzzo Facile, a sostegno di D’Alfonso, mette una pietra sopra alle polemiche scoppiate all’interno del Partito Democratico.
Nelle scorse ore, infatti, il segretario PD aveva auspicato di non disperdere il voto, indirizzando gli elettori a votare Pietrucci, anche a discapito delle altre candidature nella stessa lista del Partito Democratico.
“Egli, ora, chiede giustamente – sostiene Nusca -, che il consenso elettorale converga sia sulla lista del PD, sia sulla lista civica Abruzzo Facile. Siamo d’accordo – conclude il coordinatore dei comuni del cratere – : così, caro Albano, gli aquilani che potrebbero essere eletti potrebbero essere non uno, ma due, o forse tre. Non ti pare?”