L’AQUILA – “Non è assolutamente condivisibile la decisione del rettore dell’Università dell’Aquila, Paola Inverardi, di allargare il numero chiuso e rendere l’accesso più difficile”. Lo afferma il consigliere regionale aquilano Luca Ricciuti, candidato nella lista di Forza Italia alle elezioni del prossimo 25 maggio.
Ricciuti ricorda che “l’Ateneo aquilano è stato sempre caratterizzato dall’alta qualità della formazione e dell’insegnamento oltre a determinare importanti ricadute economiche sul territorio. Questa decisione determina, di fatto, una caduta di iscrizioni non qualificandolo per niente – sottolinea – Va sottolineato inoltre che gli organi decisionali dell’università non hanno assolutamente avanzato la richiesta di seguitare a beneficiare dell’esonero dal pagamento delle tasse”.
“Questo scontro non aiuta una realtà come L’Aquila e non fa altro che arrecare danni di immagine. Sarebbe stato utile, forse, che il magnifico rettore avesse reso edotte le istituzioni di una simile iniziativa, evitando critiche dure – prosegue – Ritengo invece opportuno e auspicabile che si metta fine rapidamente alle polemiche e si apra un tavolo di confronto con le istituzioni locali e regionali per definire il ruolo dell’università aquilana. L’appello e il suggerimento che rivolgo al Comune dell’Aquila è quello di garantire i migliori servizi per gli studenti universitari”.
“Restituiamo quindi all’università, al territorio e alla città il ruolo vero di città capoluogo capace di determinare una vera sintesi tra la migliore qualità dell’offerta universitaria e il rilancio di un’attività economica legata alla numerosa presenza degli studenti – scrive ancora – La selezione degli studenti si può determinare con l’alta qualità della formazione e dell’attività didattica e non con il numero chiuso”.
La cosa che più sorprende il consigliere Ricciuti “è l’assordante silenzio del Partito democratico su questa vicenda. Si registra la posizione dura assunta dalla professoressa Maria Grazia Cifone contro questa decisione e nulla dice il Pd che addirittura ha candidato la figlia della stessa professoressa”.
“Il sindaco tace – continua – senza esprimere una seria riflessione sul futuro dell’università che indichi il miglioramento dell’attività accademica, la qualità dei servizi e l’importante ricaduta economica legata alla massiccia presenza di studenti universitari”.
“È indispensabile promuovere una battaglia affinché l’Ateneo aquilano benefici ancora dell’esenzione delle tasse universitarie per consentire il vero rilancio didattico, culturale ed economico dell’università e dell’intero territorio già fortemente provato”, conclude.