L’AQUILA – Il Consiglio comunale di Villa Sant’Angelo (L’Aquila), questa mattina, ha deliberato l’azzeramento della Tassa sui servizi indivisibili (Tasi) e approvato il nuovo piano finanziario della Tassa sui rifiuti (Tari), che prevede abbattimenti delle tariffe fino al 58%.
“Grazie a una politica oculata di contenimento delle spese complessive e, in particolare, della gestione dei rifiuti – si legge in una nota dell’amministrazione comunale – siamo riusciti a cancellare la Tasi e a ridurre sensibilmente i costi della Tari”.
“Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti, in particolare – aggiunge la nota – si va da un taglio del 58% per le abitazioni con unico occupante a circa l’8% per quelle con cinque persone, secondo la logica del ‘chi più inquina più paga’, anche se nel caso di Villa Sant’Angelo a versare meno sarà quasi la totalità della cittadinanza”.
“Unica eccezione – si legge ancora – è per le famiglie con un nucleo familiare composto da sei o più persone, che vedono un leggero incremento del 2,5%, però ampiamente compensato dall’azzeramento della Tasi”.
“Anche le attività commerciali, quelle potenzialmente più ‘bersagliate’ dal nuovo sistema tributario, vedranno calare dell’8% gli importi dovuti al Comune rispetto allo scorso anno”.
“Da parte nostra – spiega il sindaco, Pierluigi Biondi – abbiamo fatto tutto il possibile per alleviare il peso delle tasse locali sui cittadini di Villa Sant’Angelo che, è bene ricordarlo, insieme agli abitanti del cratere sismico vivono una condizione di disagio che non ha pari nel resto d’Italia”.
“Adesso – aggiunge Biondi – aspettiamo che anche il governo faccia la sua parte garantendo i fondi per il riequilibrio dei bilanci comunali, cosa già prevista nella bozza del disegno di legge sulla ricostruzione, considerato che i tributi degli enti possono essere applicati solo su una minima parte del patrimonio edilizio, cioè su quello non reso inagibile dal terremoto, che nella circostanza di Villa Sant’Angelo è pari al 20% del totale”.
“L’azzeramento della Tasi, tra l’altro – spiega il sindaco – sgombera il campo da eventuali ipotesi di assoggettabilità al pagamento delle case ‘E’, per cui la legge istitutiva della tassa non prevede uno specifico esonero”.
Il Consiglio comunale, infine, ha confermato le aliquote Imu già previste per il 2013, che sono pari al 7,6 per mille per le seconde case e le aree edificabili.
LE TASSE COMUNALI – SCHEDA
COS’È LA IUC
La Iuc, introdotta dalla legge di Stabilità per il 2014, è una imposta destinata al Comune e articolata in tre distinti tributi, con differenti presupposti impositivi: la Tari, la Tasi, l’Imu.
Si tratta di una imposta con più caratteristiche, avente, da un lato, natura patrimoniale, analogamente all’Imu, dall’altro di tassa sui servizi.
COS’È LA TARI
La Tassa sui rifiuti (Tari) è stata istituita con la legge di Stabilità per il 2014 e decorre dal 1° gennaio dell’anno in corso. Rappresenta la componente, relativa al servizio rifiuti dell’Imposta unica comunale (Iuc) ed è destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a carico dell’utilizzatore.
COS’È LA TASI
Tasi è l’acronimo di Tassa sui servizi indivisibili, la nuova imposta comunale istituita dalla legge di Stabilità per il 2014. Riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come la manutenzione stradale o la pubblica illuminazione.
La Tasi si applica su tutti i fabbricati e sulle aree edificabili. La novità della Tasi è che il soggetto passivo non è solo il proprietario a qualsiasi titolo dei fabbricati ma anche l’affittuario.
L’aliquota base fissata dallo Stato è dell’uno per mille. È data facoltà ai Comuni di diminuirla fino a zero o di aumentarla fino al 3,3 per mille.
COS’È L’IMU
L’Imu è l’imposta municipale unica che si applica sulle prime case di lusso, sulla totalità delle abitazioni diverse da quella principale e sulle aree edificabili.