L’AQUILA – Stanno bene i tre ragazzi romani di 21, 22 e 23 anni dispersi fino a qualche ora fa sul monte Velino.
Partiti nella mattinata di ieri senza un equipaggiamento adeguato, intorno alle 14,00 avevano raggiunto la vetta ma, pronti per la discesa, erano incappati in un sentiero franato che li aveva costretti ad alzarsi nuovamente di quota.
Dopo innumerevoli tentativi telefonici, i genitori dei ragazzi, non riuscendo a contattare i figli, intorno alle 20,00 di ieri hanno lanciato l’allarme.
Immediatamente le squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico congiuntamente al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza hanno raggiunto il Velino per iniziare le operazioni di ricerca.
I tecnici del Cnsas, con le unità cinofile e le unità mediche, temendo il peggio a causa dei frequenti salti di roccia che caratterizzano la montagna marsicana, durante la scorsa notte hanno battuto l’intera sentieristica nonché ogni singolo canalone del Velino. Mentre una squadra percorreva la via Direttissima fino alla vetta, un’altra è risalita lungo i salti di roccia della via dei Camini. Parallelamente un gruppo di tecnici del Cnsas tentava la via Normale.
Purtroppo nessuna notizia dei ragazzi fino a questa mattina alle 7,30, quando i tre si sono messi in contatto con i genitori rincuorandoli sul loro stato di salute. I malcapitati hanno infatti dichiarato di essersi appositamente nascosti per trascorrere la notte all’addiaccio e di essersi incamminati lungo un sentiero più sicuro con le prime luci del giorno.
Alla base del monte Velino ad attendere i tre ventenni c’erano i genitori, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco che, in prossimità della Val di Teve, li hanno raggiunti con un fuoristrada.
Allertati anche gli elicotteri del 118 e del 115.
Monte velino, tre ventenni romani trascorrono la notte all’addiaccio
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