L’AQUILA – I finanzieri del Comando Provinciale di L’Aquila, in esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di L’Aquila, Dott. Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del Procuratore della Repubblica dott. Fausto Cardella e dei Pubblici Ministeri dott. Stefano Gallo e dott.sa Roberta D’Avolio, hanno posto sotto sequestro due corpi di fabbricato cantierizzati dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. De Nino” e dell’Istituto Tecnico per Geometri “R. Morandi” di Sulmona (AQ).
Si tratta, in particolare, dei corpi di fabbricato identificati come 1 e 3 del plesso scolastico, oggetto di lavori di messa in sicurezza finalizzata all’adeguamento sismico, dichiarati urgenti e necessari dopo il sisma del 6 aprile 2009, ed affidati dalla Provincia dell’Aquila all’ATI FIN S.r.l. – COSMAN S.r.l. di Roma. Il provvedimento coercitivo si è reso necessario all’esito delle indagini che hanno rivelato che le opere di adeguamento erano state eseguite solo in parte e/o in maniera difforme da quanto progettualmente previsto. Il tutto a fronte di rendicontazione che, invece, attestava la piena e conforme realizzazione delle opere.
Nel procedimento risultano indagate sette persone per reati di falso e truffa in danno dello Stato.
L’attività odierna, scaturisce dagli sviluppi delle indagini che rivelarono illegittimità, poste in essere nelle procedure di affidamento degli appalti assegnati dall’Amministrazione Provinciale di L’Aquila, per la messa in sicurezza post sisma di istituti scolastici superiori, di Avezzano e Sulmona e che avevano determinato, a dicembre 2012, alcuni provvedimenti restrittivi della libertà personale.
Costituisce, altresì, sviluppo di un’altra vicenda già nota alla cronaca: quella di Massimo Tomeo, imprenditore vastese che, più volte, sul finire del 2013 aveva compiuto gesti eclatanti di protesta, anche barricandosi nell’ufficio del Presidente della Provincia dell’Aquila per protestare per i mancati pagamenti da parte dell’ATI FIN S.r.l. – COSMAN S.r.l., di prestazioni eseguite dalla sua impresa, la MCR S.r.l., quale subappaltatrice nei lavori di messa in sicurezza del plesso DE NINO – MORANDI.
Anche grazie alle denunce presentate dal Tomeo Massimo, a gennaio 2014 la Guardia di Finanza di L’ Aquila aveva eseguito il sequestro per equivalente di 250mila euro nei confronti della società FIN (Fubelli Infrastrutture) S.r.l., capogruppo dell’ATI aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza del citato istituto scolastico.
Gli ulteriori approfondimenti della Procura e della Guardia di Finanza, con l’ausilio di un collegio di consulenti tecnici, hanno ora anche rivelato che le opere di messa in sicurezza effettivamente svolte erano in misura e qualità decisamente difformi, per difetto, rispetto alla rendicontazione indicata negli stati di avanzamento lavori liquidati all’appaltatrice.

I consulenti della magistratura hanno inoltre evidenziato come tali lavorazioni, eseguite sui corpi di fabbrica 1 e 3 del citato plesso scolastico, abbiano determinato pregiudizi statici alle strutture stesse, tali da rendere addirittura non collaudabile l’opera realizzata e “come in realtà l’intera struttura non risulti allo stato attuale sismicamente idoneo e quindi non possa ospitare in piena sicurezza gli studenti delle due scuole”.

Provincia si costituira’ parte civile 

“Ci costituiremo parte civile nei confronti di coloro che hanno mal operato nella messa in sicurezza della scuola” di Sulmona oggetto di un’inchiesta della magistratura culminata stamani con il sequestro di due corpi di fabbricato. Questo il commento del presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo.

“Le irregolarita’ dell’impresa in un intervento di tale rilevanza – aggiunge – hanno causato disagi troppo ingenti agli studenti, rallentando in maniera determinante la conclusione dell’opera. Del resto, l’Amministrazione provinciale, gia’ due anni fa aveva risolto il contratto con l’impresa, sospendendo l’erogazione dei pagamenti. L’arrivo della perizia commissionata dalla Procura conferma quanto sospettato e sostenuto nella rescissione del contratto; rescissione, tra l’altro, impugnata dall’imprenditore disonesto – sono parole di Del Corvo – con richiesta di risarcimento danni di dieci milioni di euro.

La perizia permettera’ agli uffici della Provincia di elaborare la variante per l’avvio dei lavori che restituiranno l’istituto scolastico De Nino-Morandi agli studenti, secondo le norme di sicurezza sismica. La vicenda fa emergere la necessita’ di effettuare le verifiche di sismicita’, che ad oggi, solo pochi Comuni, hanno effettuato. Ci scusiamo per il disagio causato e ci adopereremo per trovare una soluzione piu’ adeguata alle esigenze degli studenti e dell’attivita’ didattica a loro dedicata”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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