Dai mezzi d’informazione apprendiamo, con soddisfazione, che il presidente Luciano D’Alfonso avrebbe deciso – dopo le nostre solitarie proteste – di non promulgare il provvedimento di modifica all’art. 2 della legge 40/2010 ovvero la possibilità data ai consiglieri regionali di poter usufruire del TFR loro spettante (circa 50.000 euro) in qualsiasi momento senza attendere il termine della legislatura.
Questa decisione ristabilisce un principio di equità e dà un giusto segnale, ma certamente non basta, visto che lui e alcuni suoi consiglieri – Pierpaolo Pietrucci e Sandro Mariani – in campagna elettorale hanno sostenuto, come ampiamente riportato dagli organi d’informazione, di voler tagliare gli emolumenti dei consiglieri regionali equiparandoli a quelli di un sindaco di città capoluogo ma, a oggi, in tal senso, dalla maggioranza, non è stato presentato nessun provvedimento.
Inoltre voci sempre più insistenti ci parlano della possibilità che nelle prossime sedute i consiglieri regionali del centrosinistra possano presentare un disegno di legge per aumentare le dotazioni finanziarie a disposizione dei gruppi regionali.
Se questa notizia risultasse vera sarebbe ben più grave delle modifiche apportate alla legge 40/2010.
Aspettiamo subito un’immediata smentita da Luciano D’Alfonso al fine di fugare ogni dubbio in merito e speriamo che al più presto decida di onorare il suo patto con gli elettori abruzzesi dando seguito ai suoi impegni elettorali.

*Vice coordinatore provinciale FI L’Aquila 

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