Le “insolite vampe di calore” alle quali il Sindaco dell’Aquila Cialente attribuisce la scomparsa della neve sciabile al Gran Sasso hanno in realtà contribuito, nei giorni scorsi, a consolidarla. Di neve quest’anno ce n’è stata, eccome! Il problema è che la stazione sciistica di Campo Imperatore è in un sito particolarmente ventoso, dove le bufere di neve provocano grandi accumuli nei siti riparati e sparizione della neve in quelli esposti. I ventilati cannoni per la neve artificiale, quindi, non solo non risolverebbero il problema, ma aggraverebbero la cronica carenza idrica di quel sito e danneggerebbero habitat e specie particolarmente fragili e preziosi, nel cuore di un Parco Nazionale.È ora di pensare ad un turismo diverso, che consenta di godere della montagna, con rispetto, indipendentemente dalla presenza di neve sulle piste da sci. E senza insistere nel voler sperperare ingenti fondi pubblici in progetti, come quello della nuova seggiovia delle Fontari, assolutamente incompatibili con la tutela di un territorio protetto come quello del Gran Sasso.
*Membro del Comitato Scientifico del WWF Italia,
Referente ambiente del Touring Club Italiano per l’Abruzzo