L’AQUILA – Sembra la madre di ogni giocatore della Gran Sasso Rugby. Loredana Micheli, invece, è il presidente. Compare poco sui giornali e parla di rado, solo quando è necessario. ” Sono orgogliosa dei miei ragazzi e di questo progetto sportivo e formativo che, ad oggi, risulta essere vincente”. Con queste poche parole, Loredana sintetizza cinque anni di successi. ” Nel 2010 giocavamo un campionato di serie C – sostiene sorridendo- oggi giochiamo in seria A, e lo facciamo con tutti giocatori abruzzesi, e dico tutti”. Il riferimento è chiaro: la squadra è formata da tutti atleti italiani, abruzzesi per l’esattezza, tranne che per qualche eccezione. Domenico Guerriero, pilone classe 1983, è un punto di forza degli aquilani ed è campano ma L’Aquila è la sua seconda casa: ” Per me la Gran Sasso è una famiglia – sostiene il napoletano- sono stato accolto come un figlio”. Marco Brandizzi e Alessio Guardiano, invece, sono del Lazio ( romanisti di fede ndr). Il primo sono ormai anni che gioca e lavora a L’Aquila ed è il perno intorno al quale ruota una squadra di amici. Il secondo, invece, è ancora giovanissimo, 22 anni, ma in mezzo al campo gioca con l’esperienza di un veterano placcando e segnando mete all’impazzata: ” quando ho Alessio accanto – dichiara un suo compagno di squadra- posso anche sbagliare, tanto c’è lui, recupera sempre”. E sono proprio questi i punti di forza di una squadra che a dicembre ha raggiunto l’obiettivo stagionale vincendo il girone di serie A: la fiducia tra i giocatori ed una madre che veste il ruolo di presidente.