L’associazione culturale Animammersa organizza per il prossimo 6 aprile, sesto anniversario del terremoto del 2009, l’iniziativa “Oggi non si parla di guerra”, in collaborazione con la cooperativa agricola “Insieme”, patrocinato dal Comune dell’Aquila e con la media-partnership del quotidiano digitale news-town.it.
Il 6 aprile aquilano rappresenta per tutti noi uno spartiacque tra una vita e l’altra. Rappresenta un giorno tragico, fatto di perdite e dolore. Rappresenta però anche una vita inevitabilmente nuova, fatta di reazione, coraggio e nuove consapevolezze. Le donne di Animammersa hanno portato avanti, in questi anni, iniziative che raccontavano anche la voglia di agire e reagire.
Quest’anno, vogliamo condividere il nostro 6 aprile con un altro 6 aprile, quello del 1992, che segnò l’inizio dell’assedio di Sarajevo, e vi racconteremo di una esperienza umana e lavorativa, che nasce in un territorio di guerra. Ma non parleremo di guerra. Parleremo di donne che si sono costituite in un ‘noi collettivo’ per azzerare confini e differenze, le donne della cooperativa agricola “Insieme”, nata a giugno del 2003, dopo due anni di analisi del territorio attorno a Bratunac e Srebrenica, in Bosnia Erzegovina, per favorire il processo di ritorno a casa delle persone cacciate dalla guerra e il ripristino delle condizioni per la vita in comune. Oggi sono oltre 500 le famiglie associate coinvolte nella produzione di frutti surgelati, marmellate e succhi.
La giornata prenderà il via alle ore 10 nel parco giochi di San Bernardino, quando verranno inaugurate le mostre fotografiche di Mario Boccia: Imbroglio etnico e Insieme. Boccia è un monumento vivente della fotografia nei Balcani. Per anni ha immortalato visi e luoghi del teatro di guerra nel cuore dell’Europa, e sostiene da sempre la cooperativa. Subito dopo, alle ore 11, il fotografo romano incontrerà gli aquilani assieme a Rada Žarković, donna bosniaca presidente della cooperativa Insieme, presente per la prima volta all’Aquila. Nel pomeriggio verrà inoltre presentato DERT, un documentario di Mario e Stefano Martone in fase di realizzazione, che testimonia una straordinaria esperienza collettiva fondata sulla dignità e sul lavoro. Mario e Stefano Martone hanno già realizzato docufilm di successo, incentrati principalmente su tematiche sociali. Saranno quindi piantati lamponi nel parco giochi adiacente alla scalinata della basilica aquilana. Così Animammersa, nel gesto profondo di seminare germogli non ferma il suo racconto ma lo apre a prospettive di pace e lavoro.
Realizzeremo sacchetti di lana e cotone per rivestire i barattoli di marmellata della cooperativa Insieme e tesseremo una grande coperta rossa, il colore della nostra denuncia, con su scritto “Una zona rossa ovunque si trovi è questione nazionale”, per poi portarla a Trieste il prossimo 20 giugno, in occasione del Guinness dei primati “La coperta più grande del mondo”, sfida lanciata dall’Associazione Culturale Picknitartcafe a scopo benefico per AISM Trieste.
Vogliamo andare lì, in Piazza Unità d’Italia, per denunciare ancora una volta l’assenza in Italia di una legge che regoli la prevenzione dei disastri ambientali, la gestione delle emergenze e delle ricostruzioni. Perché il nostro progetto di urban knitting “Mettiamoci una pezza” sia l’arte elevata ad atto di accusa, cura, partecipazione e solidarietà.
Abbiamo realizzato diversi sacchetti di lana in queste settimane, continueremo a farlo anche venerdì 3 aprile (dalle ore 18) e sabato 4 (dalle ore 15.30) nella casetta di legno nel parco di San Bernardino. Tutte e tutti sono i benvenuti.
“Oggi non si parla di guerra” vuole essere un appuntamento per ricordare e legare il 6 aprile del terremoto abruzzese con quello dell’inizio dell’assedio a Sarajevo, nell’unione tra le donne aquilane e quelle bosniache.