L’Osservatorio regionale per la salute mentale, composto da diverse associazioni di tutto l’Abruzzo, accoglie con soddisfazione l’approvazione del Regolamento unico regionale che consente l’attivazione delle borse lavoro per soggetti affetti da patologie psichiatriche. L’iniziativa è stata approvata con atto della giunta regionale n. 143, il 17 marzo scorso. Una battaglia vinta grazie soprattutto all’impegno dei familiari degli utenti, riuniti nelle diverse associazioni abruzzesi.
Il Regolamento unifica le procedure di gestione delle borse lavoro per utenti fragili che hanno la possibilità di vivere una esperienza lavorativa, processo terapeutico-riabilitativo individuale essenziale per il recupero e il consolidamento non solo di abilità specifiche, ma anche relazionali e sociali.
Cosa sono le borse lavoro? Sono uno strumento sanitario che permette a tante persone afflitte da malattie psichiatriche complesse di usufruire di un importante strumento di riabilitazione. Non è difficile comprendere che avere una pur ridotta autonomia economica e una funzione lavorativa, per quanto limitata, sia di grandissimo aiuto nella cura.
Con l’approvazione dell’atto di giunta si raggiunge anche lo scopo di stabilire criteri predefiniti, tali da perseguire la razionalità e la trasparenza dei processi di attivazione e di cessazione delle borse lavoro, l’efficacia e la tempestività dei procedimenti amministrativi, l’equità, l’universalità e l’informazione per l’accesso alle borse da parte dell’utenza.
«Ringraziamo tutti coloro i quali sono intervenuti», spiega una nota dell’Osservatorio, «l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, i dirigenti dei dipartimenti Salute e Prevenzione della Regione, i direttori dei quattro Dipartimenti delle Asl, il consigliere regionale d’opposizione Blasioli, i sindacati confederali. Il Regolamento colma il vuoto normativo e organizzativo che si era creato con l’annullamento della legge regionale 94/2000. Raggiungiamo, con tale nuova procedura, il duplice scopo di ricreare una base normativa di riferimento per le Asl e i Dipartimenti di Salute mentale e di unificare i processi di assegnazione nell’intero territorio della regione, superando, così quelle diversità di trattamento tra utenti di diverse province, ingiustificabili. Per il 2023, le Aziende sanitarie sono state delegate ad assegnare gli specifici fondi necessari,rispetto agli utenti che ne possono beneficiare, ma per gli anni a seguire la Regione Abruzzo dovrà intervenire attraverso le risorse provenienti dall’assessorato al Sociale. Questa operazione non sarà un passaggio facile. Le nostre associazioni sono pronte a collaborare con tutti perché, soltanto insieme, potremo raggiungere il tanto inseguito obiettivo della integrazione fra le procedure adottate nel sistema di cura della salute psichica e quelle adottate nel sistema del sociale. Possiamo garantire che tanta è la dignità dei nostri ragazzi a non volersi sentire come pesi per la società».
L’Osservatorio regionale per la salute mentale raggruppa le seguenti organizzazioni di volontariato (Odv): 180 amici, Altri Orizzonti, Cittadinanza Abruzzo, Cosma, Di.A.Psi., Percorsi, e le organizzazioni sindacali regionali di Cgil, Cisl, Uil.