I carabinieri della stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal gip del tribunale dell’Aquila, nei confronti di un 23enne tunisino ritenuto responsabile di aver rapinato un telefono cellulare a un 30enne straniero, dopo averlo colpito al volto con un mattarello provocandogli lesioni giudicate guaribili in 40 gg.
I fatti, accaduti al Parco del Castello, risalgono al 26 agosto scorso e sono stati chiariti dai carabinieri dopo le verifiche fatte sulla base della denuncia della vittima; quest’ultima all’atto dell’individuazione fotografica ha infatti identificato il suo aggressore. Al 23enne tunisino, iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica dell’Aquila, vengono contestati i reati di rapina, lesioni e porto abusivo di strumenti atti all’offesa.
Il provvedimento restrittivo, richiesto e ottenuto dal pm titolare delle indagini, è stato notificato direttamente al destinatario nella struttura carceraria di Rieti, dove si trova detenuto per una pregressa e simile vicenda; infatti, un mese fa i carabinieri della sezione operativa della compagnia dell’Aquila effettuarono il suo arresto in flagranza di reato per l’aggressione a un 37enne marocchino, anch’esso avvicinato nel parco cittadino e malmenato con un mattarello. Dopo la convalida dell’arresto, eseguito anche per la resistenza opposta ai carabinieri che lo avevano preso in consegna, l’arrestato è rimasto in carcere in custodia cautelare nell’attesa del processo.
Attualmente il 23enne tunisino dovrà rispondere anche della seconda aggressione contestata dagli inquirenti, la cui gravità dei fatti ha giustificato il ricorso misura cautelare della custodia in carcere, che va ad aggiungersi a quella precedente. Nei prossimi giorni è previsto l’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari.