L’AQUILA – Un raggio di luce illumina la Chiesa di Santa Maria ad Cryptas a Fossa, che, due anni dopo il terribile terremoto ha festeggiato oggi la fine della prima fase dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza. La Chiesa Costruita attorno alla seconda metà del XIII secolo secondo i canoni dello stile gotico-cistercense, rappresenta un vero e proprio gioiello dell’arte medievale abruzzese. Sulle pareti della Chiesa vengono custoditi due cicli di affreschi di inestimabile valore: il più antico databile attorno alla metà del duecento, mentre le raffigurazioni presenti sulla parete destra risalgono alla fine del XIV secolo o all’inizio del XV. Il sisma ha provocato profonde lacerazioni alla struttura, non solo sulle pareti esterne, ma anche alle volte e alla parte superiore compresa tra la navata e l’abside. Il progetto di restauro è stato finanziato dalla multinazionale di Management Consulting Capgemini. “La Chiesa Santa Maria ad Cryptas – ha commentato l’arcivescovo metropolita dell’Aquila Giuseppe Molinari – rappresenta un punto di riferimento per la nostra comunità religiosa. Ringraziamo Capgemini per l’impegno e per la concretezza dei risultati ottenuti”. Il successo degli interventi nella Chiesa – ha dichiarato ad di Capgemini Italia, Maurizio Mondani – evidenzia le potenzialità della sinergia tra impegno pubblico e privato”.
Articolo precedenteUdu. da cambiare criteri cas per studenti
Prossimo articolo De matteis: “basta chiacchiere cialente non ha più scuse”.