L’AQUILA – “L’Aquila, oggi, è sotto gli occhi di tutti perché rappresenta il migliore laboratorio d’Europa dove sperimentare le tecnologie più innovative e i materiali più moderni nel settore dell’edilizia, atti a garantire ai cittadini i maggiori livelli di sicurezza possibili attraverso la sperimentazione di modelli di costruzione antisismici, sostenibili ed ecocompatibili”. L’ha detto il Commissario delegato e Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi alla conferenza stampa di presentazione del Salone della Ricostruzione: una vetrina specialistica sui temi del restauro, delle tecnologie, della bioarchitettura e della green economy. “Il cantiere dell’Aquila – ha sottolineato il Commissario – può trasformare il capoluogo abruzzese in un polo di eccellenza, un punto di riferimento per i produttori di materiali, le imprese edili, i progettisti e le Università di tutto il mondo”. Nel corso della conferenza stampa il Commissario ha ribadito che all’Aquila si sta puntando su una ‘ricostruzione di qualità‘, con regole certe e fondi disponibili, di cui 3,1 miliardi di euro già resi disponibili dal Governo: 1,4 già spesi e 1,7 in cassa, pronti per finanziare i progetti dei soggetti attuatori.
“Siamo pieni di soldi – dice il Commissario Chiodi – in questa fase della ricostruzione e sono stufato di sentire ripetere la storia che la ricostruzione non è partita. Se non fosse partita, studenti e professori non sarebbero rimasti all’Aquila e non avremmo avuto la possibilità di far rientrare nelle loro case oltre 20 mila persone”. “La ricostruzione adesso è in mano della comunità aquilana ed è sbagliato dare responsabilità dei ritardi al Governo – ha concluso -. Ci sono dei soggetti attuatori che hanno i soldi e possono iniziare a spenderli. Bisogna rimboccarsi le maniche e cominciare a lavorare. Non ci sono più scuse. I progetti il 30 di giugno si presenteranno”.
“Non c’è più tempo per le obiezioni, che non hanno più senso di esistere – ha proseguito il Commissario – i cittadini devono rientrare in case sicure nel più breve tempo possibile. Per questo è importante che i Sindaci presentino al più presto i piani di ricostruzione dei centri storici, affinché si possa avviare subito un dibattito pubblico con la cittadinanza e le istituzioni, improntato alla trasparenza e alla partecipazione, come è stato fatto nella scelta del sistema risarcitorio dei danni tramite indennizzo, piuttosto che della gara d’appalto. In questo modo la ricostruzione è nelle mani degli Aquilani, che possono scegliere ditte e professionisti di fiducia”.
Le proposte più innovative per la ricostruzione privata e pubblica nei 57 Comuni del cratere e per il restauro dello straordinario patrimonio architettonico ferito dal terremoto, in particolare quello dell’Aquila, saranno presentati all’evento fieristico promosso dall’Ance Abruzzo, in programma all’Aquila dal 7 al 9 luglio.
L’esposizione sarà aperta sia alle imprese edili che a quelle legate alla filiera del settore, interessando tutte le componenti produttive, nonché le istituzioni pubbliche in grado di contribuire alla ricostruzione in ogni sua dimensione, dal social housing all’edilizia sostenibile, dai materiali e dalle tecnologie per il restauro all’artigianato e alla green economy. Secondo il presidente dell’Ance Abruzzo, Giuseppe Girolimetti, “questa è un’occasione per rispondere alla crescente richiesta di innovazione e qualità, di accessibilità e sicurezza, per chiamare a raccolta l’intera filiera del settore nella ricerca e nell’adozione di un modello internazionale della nuova qualità del costruire e del ristrutturare”. Nel salone si svolgeranno inoltre convegno e incontri per riflettere e confrontarsi sui temi che potrebbero diventare appuntamenti fissi annuali.