L’AQUILA – C’è chi vuole trasformare la sua azienda in un centro di eccellenza nel campo del restauro dei beni culturali, e chi vuole avviare un’osteria in un insediamento abitativo del progetto Case. E poi c’è chi vuole realizzare interventi sul campo e on line sul tema del malessere e del disagio vissuti dai giovani aquilani, o contribuire al riordino dell’archivio storico del Comune di Pizzoli. In breve: c’è tanta voglia di partire o ripartire nei venti progetti che hanno vinto il concorso di idee Ri.Cre.A., mediante il quale sono stati assegnati ad altrettante tra imprese profit e non profit del Cratere un totale di 360 mila euro per nuove attività economiche o riattivazione di attività già esistenti.
Il concorso è stato promosso dalla Compagnia delle Opere nazionale e dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus per destinare i fondi raccolti in tutta Italia da quest’ultima all’indomani del sisma del 2009, e rappresenta la seconda ed ultima parte di Ri.Cre.A. (Riattivazione/Creazione di micro-imprese nelle zona dell’Abruzzo colpite dal terremoto), il progetto attuato da Cdo Abruzzo Molise (la sede locale della Compagnia delle Opere) a l’Aquila e provincia a partire dal 2009 articolato in un Centro servizi per imprese attivato subito dopo il sisma e, appunto, il concorso.
In totale, dal 15 novembre 2010 al 30 gennaio 2011 sono state 64 le idee presentate (28 da imprese profit e cooperative, 36 da associazioni e fondazioni), di cui 32 quelle con i requisiti formali per essere ammesse (17 di imprese profit e cooperative, 15 di associazioni e fondazioni). Tra queste, come detto, sono stati 20 i progetti finanziati, di cui 12 di imprese profit e cooperative, e 8 di associazioni e fondazioni: alle prime sono stati assegnati un totale di 252 mila euro, alle seconde 108 mila euro. Per quanto riguarda l’entità dei singoli finanziamenti, si va da un minimo di 5 mila ad un massimo di 47 mila euro.
Le idee presentate sono state vagliate da una Commissione di Selezione composta da cinque persone indicate da Cdo Abruzzo Molise, Cdo nazionale e Fondazione Banco Alimentare onlus. Quelle vincitrici sono state scelte in base ad un punteggio assegnato secondo criteri quali la chiarezza, la sostenibilità finanziaria, l’incisività socioeconomica e altro, e saranno sostenute con un contributo economico a fondo perduto che non supera il 70 per cento delle spese previste.
“Sin dalle settimane successive al sisma del 2009 – dice Antonio Dionisio, coordinatore del progetto Ri.Cre.A. – abbiamo ritenuto che il lavoro fosse il fattore su cui puntare per rilanciare il territorio colpito. Non a caso, allora, abbiamo pensato insieme alla Cdo nazionale e alla Fondazione Banco Alimentare Onlus ad un concorso di idee che servisse a creare o ricreare posti di lavoro, e a ridestare la creatività delle persone, sia che fossero imprenditori profit, sia che fossero animatori di associazioni, cooperative o fondazioni. Allo stesso tempo, abbiamo provato ad essere compagni di viaggio delle persone che abbiamo incontrato: prima mediante il centro servizi, ben presto diventato un luogo di incontro tra imprenditori e istituzioni nel cuore della città, poi attraverso l’accompagnamento nella predisposizione dei progetti. E così sarà ancora nei prossimi mesi: continueremo, infatti, a stare accanto ai vincitori del concorso per monitorare l’attuazione dei progetti, e a non farli sentire soli. In breve: continueremo ad essere, nei prossimi mesi, compagni di opere frutto della creatività e dell’intraprendenza di persone che sperano in un domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani migliore”.