L’AQUILA – La Forestale ha tenuto stamane una conferenza stampa per illustrare i risultati finali dell’attività tecnica e investigativa effettuata da un proprio gruppo di lavoro autonomo su alcuni edifici crollati a causa del terremoto. In particolare, si è parlato della relazione riguardante il crollo dell’hotel Duca degli Abruzzi, per il quale è stato iscritto nel registro degli indagati l’ingegner Claudio Botta, già toccato dall’indagine della Procura sul crollo della Casa dello Studente (Botta è accusato, insieme ad altri, di omicidio colposo).
DUE INDAGATI PER CROLLO HOTEL DUCA DEGLI ABRUZZI
Gli agenti del comando provinciale del Corpo forestale dello Stato dell’Aquila, al termine di lunghe e laboriose indagini, hanno notificato stamane a due persone l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in relazione al crollo dell’Hotel “Duca degli Abruzzi” in via Giovanni XXIII nella notte del terremoto del 6 aprile di due anni fa in cui non ci sono stati morti.
Si tratta di Claudio Botta di 91 anni dell’Aquila (gia’ imputati nel crollo della Casa dello Studente in cui sono morti 8 studenti universitari) e Franco Seri di 86 anni di Roma. Nell’ambito della stessa inchiesta, il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini ed il sostituto procuratore, Fabio Picuti hanno contestato il crollo dell’hotel anche ad altre tre persone, decedute nel corso degli anni.
In particolare a Botta in qualita’ di progettista strutturale e direttore dei lavori negli anni 1968-1971, consentiva la realizzazione delle strutture portanti dell’edificio non rispondenti alle prescrizioni vigenti; consentiva la realizzazione di strutture in cemento armato con una conformazione delle staffe contraria alle regole dell’arte; consentiva la realizzazione delle strutture portanti dell’edificio in assenza delle prescritte prove sui materiali da parte dei laboratori ufficiali.
In particolare – sempre secondo i pm e gli agenti della Forestale – non risulta agli atti nessuna prova eseguita sui calcestruzzi. Infine Botta consentiva l’impiego di materiali non a regola d’arte, in particolare errata conformazione delle staffe, errata costipazione dei calcestruzzi, mancata realizzazione del piano di posa delle fondazioni. A Franco Seri in qualita’ di ingegnere capo del genio Civile negli anni 1968-1969, e’ stato contestato di aver rilasciato il certificato di conformita’ dell’edificio alla normativa antisismica, dichiarando lo stesso conforme alla normativa vigente pur in assenza dei prescritti certificati di prova sui materiali.