L’AQUILA – Sulla ricostruzione pesante non si placano le polemiche e gli scambi di accuse fra gli ordini professionali di ingegneri e architetti e la Stm. In un’intervista rilasciata ieri a Aquila Tv a margine del corteo della Bolla, sia Gianlorenzo Conti che Paolo De Santis hanno attaccato di nuovo Fintecna – Cineas – Reluis e soprattutto la Struttura tecnica di missione, definita da entrambi “arrogante” e “inadeguata”.
“Più che la scadenza del 31 Agosto a preoccuparci davvero sono i tempi di approvazione dei progetti” ha detto Gianlorenzo Conti, presidente dell’ordine degli architetti. “Ad oggi ne sono stati presentati, per le case E, circa 6 mila ma la media di rilascio dei contributi è di 30 a settimana. Questo vuol dire che se entrassero effettivamente i 14 mila progetti attesi ci vorrebbero 9 anni per il rilascio dei contributi. La filiera Fintecna – Cineas – Reluis è un mostro e da parte di Fontana e dell’intera Stm dovrebbero esserci maggiore umiltà e un maggiore spirito di collaborazione”.
Anche Paolo De Santis, presidente dell’ordine degli ingegneri, è convinto che le responsabilità per la paralisi in cui versa la ricostruzione pesante siano da imputare in primis alla struttura commissariale: “La Stm in questo momento è inadeguata a gestire il difficile processo della ricostruzione. Quando c’era la Protezione civile se non altro le nostre proposte venivano prese in considerazione. Oggi invece è tutto diverso: la Stm impone le sue decisioni e noi dobbiamo limitarci ad obbedire”
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