L’AQUILA – “Sono l’unico candidato alle primarie di coalizione di centrodestra del 18 marzo. Ho presentato la mia candidatura alle 15,30 nelle mani di due dei componenti del Comitato primarie: Valerio Di Pasquale, rappresentante de La Destra, e Alfonso Magliocco, rappresentante del PdL. Non siamo riusciti, invece, a rintracciare Vincenzo Merlini, rappresentante di Domani L’Aquila”.
Così Luigi D’Eramo nel corso di una conferenza stampa convocata questo pomeriggio alla chiusura dei termini per la presentazione delle candidature e che giovedì scorso, nel corso di una grande manifestazione al Ridotto del Teatro comunale stracolmo per l’occasione, ha presentato alla Città la sua corsa a candidato sindaco del centrodestra.
“Mi scuso con tutti i giornalisti che mi hanno cercato in queste ultime ore e ai quali non ho risposto. Ho ritenuto, infatti, di dover mantenere riservatezza sull’esito degli incontri, così come mi è stato chiesto da chi con me a quegli incontri ha preso parte. Soprattutto, ho ritenuto di dover confrontarmi con le persone che in questi giorni mi sono state vicine e mi hanno sostenuto”.
“L’Aquila non può permettersi di avere candidati che nel giro di poche ore, in spregio alla Città, cambiano idea repentinamente. E non posso credere che le “famiglie aquilane” abbiano messo in piedi un meccanismo così diabolico quando hanno capito che avrebbero perso le elezioni primarie contro di me”, ha proseguito D’Eramo, deciso e calmo.
“Mi é stato chiesto di ritirarmi. Ho rifiutato perché ho assunto un patto di lealtà nei confronti della Città e della comunità politica che stasera rappresento e siccome sono una persona coerente e della coerenza ho fatto principio, non farò un metro indietro rispetto al giuramento che ho idealmente prestato all’Aquila”. “Pierluigi Properzi – ha proseguito il segretario regionale de La Destra – non ha rispettato il patto di concorrere alle primarie.
Questo mi fa pensare che avrebbe potuto tenere la stessa condotta anche quando avessi vinto le primarie. Non voglio sottostare a logiche al di fuori della volontà dei cittadini. Mi ritengo libero rispetto a ogni impegno assunto nei confronti di persone che non hanno la forza di essere coerenti. Oggi ci troviamo difronte alla più grande truffa mai commessa ai danni della Città e degli aquilani”.
All’incontro con la stampa ha preso parte anche Valerio Di Pasquale che ha sottolineato come esista un aspetto formale che Pdl e Domani L’Aquila stanno trascurando: “Il Comitato promotore delle primarie è regolarmente costituito con le consultazioni indette. L’unica candidatura è stata accettata e, sul piano puramente teorico, le primarie potrebbero ancora tenersi il 18 marzo”.
“Questa brutta pagina da Prima Repubblica deteriora il ruolo politico che il capoluogo di regione dovrebbe avere nei confronti dell’Abruzzo. Leggo una sorta di strategia che vuole ostacolare figure giovani emergenti della nostra realtà politica. Aspettiamo – ha concluso D’Eramo – la cortesia istituzionale di Pdl e Domani
L’Aquila di comunicare ufficialmente l’uscita dal Comitato promotore per le primarie: per rispetto delle persone che ci hanno lavorato e per rispetto di chi era pronto a sostenere Properzi alle primarie. Domani terrò una riunione dell’esecutivo provinciale, mentre stasera stessa sentirò il Segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, che farà le proprie valutazioni e le renderà note alla stampa nei prossimi giorni”.L’AQUILA –