L’AQUILA – “Ho deciso di andare avanti e di sostenere, con il progetto “Prospettiva 2022: tutto un altro futuro”, il candidato sindaco del movimento civico L’Aquila Città Aperta, Giorgio De Matteis”. Così Luigi D’Eramo, leader regionale de La Destra, questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del candidato sindaco Giorgio De Matteis.
“Ho sentito la necessità, dopo quanto accaduto – ha proseguito D’Eramo – di riflettere con i miei collaboratori, con le persone a me più care, quelle che mi hanno accompagnato e spronato verso la sfida delle primarie. Insieme siamo andati avanti e abbiamo scelto la via della responsabilità nei confronti della Città, e della coerenza nei confronti della scelta iniziale di confrontarci alle primarie.
Ritengo, infatti, di non dover e poter essere il decimo candidato sindaco dell’Aquila, in un momento in cui c’è bisogno di stringersi intorno a progetti seri, credibili e realizzabili; di superare, seppur legittime, aspirazioni personali; di mantenere il punto sull’unico bene che merita dedizione: L’Aquila.
Frammentare il voto, disorientare gli Aquilani, per me non ha senso e non è corretto. Voglio indicare chiaramente la mia strada e voglio percorrerla in squadra. E non si può definire squadra, evidentemente, quell’ammasso incolore di burattini e burattinai che ha tradito le aspettative intorno al reale confronto democratico che sarebbe disceso dalle primarie. La nostra forza, quella della nostra gente e del progetto Prospettiva 2022, non può essere tradita, ma deve vivere e crescere e lo farà in seno a una coalizione in cui c’è spazio, metodo e concretezza di azione.
Prospettiva 2022, la mia visione della Città – ha concluso il leader de La Destra – si realizzerà attraverso il sostegno alla candidatura di un uomo che riconosco come leale, degno di stima, capace e di esperienza. Si realizzerà, pure, insieme a persone dalla diversa provenienza, ma che come me intendono strappare L’Aquila all’agonia in cui l’ha trascinata il centrosinistra e alla politica insana praticata da questo Pdl locale. E che, sopra ogni cosa, intendono restituire all’Aquila obiettivi chiari, di respiro e partecipati.
Non posso rischiare il naufragio di un progetto sincero e di costruzione andando da solo, né posso legarlo, sostenendo Properzi, a coloro che hanno tentato di strozzarlo sovvertendo un patto di lealtà e di alleanza.
Io vado avanti”.
L’Aquila 2012. d’eramo: “io vado avanti, con L’Aquila citta’ aperta”
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