L’AQUILA – “E’ bello andare in centro storico all’Aquila e sentire la “musica” dei martelli. Finalmente i cittadini possono ascoltare con le loro orecchie che la ricostruzione e’ partita, anche nel cuore della citta’, grazie all’imponente lavoro di preparazione che abbiamo svolto in questi anni, in maniera non sempre visibile, per permettere oggi l’avvio dei cantieri. Il passaggio dalla fase progettuale, a cui abbiamo lavorato finora, all’operativita’ dei cantieri, segna in maniera evidente che la ricostruzione oggi puo’ essere percepita da tutti. In sostanza se oggi possiamo ritenere che la ricostruzione e’ partita cio’ e’ dovuto non ad una magia di chicchessia, ma ad una seria attivita’ di programmazione, studio e di esame progettuale”. Lo ha detto il Commissario delegato per la ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che ha partecipato oggi all’inaugurazione del Salone della ricostruzione all’Aquila, presso l’aeroporto dei Parchi di Preturo. “A tre anni di distanza dal sisma sono partiti i cantieri nel centro storico: in nessuna parte d’Italia e’ stato cosi’. Questo significa che gli aquilani hanno lavorato bene. In questi anni – ha proseguito Chiodi – abbiamo gettato le basi per far partire la ricostruzione; ora si apre un momento positivo per L’Aquila che, come possiamo vedere in questa importante vetrina specialistica che valorizza le tecniche edilizie piu’ innovative, alimenta la speranza di fare bene e meglio di prima”. Parlando ancora dell’Aquila, il Commissario ha detto: “L’emergenza e’ finita e la logica commissariale non ha piu’ senso di esistere perche’ il mio compito era quello di consentire l’avvio della ricostruzione, che finalmente e’ partita; quindi ora possiamo definire il passaggio di competenze agli enti locali”. “Devo pero’ ricordare a chi si e’ lamentato tanto della burocrazia e vorrebbe che in qualche modo fosse completamente eliminata – ha concluso Chiodi – che senza i controlli effettuati finora dalla filiera oltre 460 milioni di euro sarebbero stati erogati non legittimamente, di cui 140 per il ripristino delle case B e C e ben 320 milioni per gli immobili classificati E. Apprezzo pertanto l’importante lavoro di controllo svolto in maniera efficiente ed efficace dalla filiera e dalla struttura commissariale”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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