L’AQUILA-A settembre ci sarà il censimento tra quanti, tra la popolazione terremotata, usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione, che sono quasi novemila, per stabilire poi a chi e come devono essere assegnati gli alloggi del Progetto Case e i Map che sono rimasti vuoti. E’ la terza volta che l’assessore Fabio Pelini fa un annuncio del genere, la novità è che si è saputo che sono circa 400 le domande di quanti prendono oggi il contributo di autonoma sistemazione ma vogliono andare in un alloggio del Progetto Case. Un’altra notizia è che gli alloggi vuoti nelle ‘new town’ (noi preferiamo chiamarli ‘villaggi’) sono una cinquantina. L’assessore ha anche confermato che il governo è deciso a togliere il Cas entro la fine dell’anno perché il contributo è diventato insostenibile (l’ultima erogazione al Comune dell’Aquila è stata di 3,6 milioni di euro, un’enormità, una somma che basterebbe a ricostruire una palazzina di quattro piani e quindici appartamenti). Pelini ha detto anche altro e cioè che nel questionario per il censimento ci sarà una voce specifica in base alla quale bisognerà dichiarare anche il reddito, perché “il Cas non deve servire- ha spiegato- ad aumentare il proprio conto in banca”. Si è soffermato sulla possibilità che gli alloggi possano essere assegnati anche in base all’ordinanza per le B e le C, e sui problemi delle persone ancora sfollate alloggiate alla Scuola della Guardia di Finanza.
Pelini. “il governo deciso a togliere l’autonoma sistemazione entro l’anno. per il cas presto il censimento”
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