L’AQUILA – Il Direttore dell’esercitazione, Colonnello Giovanni Franchini, si è complimentato con tutti i partecipanti manifestando la sua soddisfazione per l’ottimo lavoro di sinergia svolto tra le amministrazioni coinvolte.
Si è conclusa venerdì 20 Settembre a L’Aquila, con l’evento dedicato alla stampa e alle autorità, l’esercitazione internazionale S.A.R. (Search and Rescue) “Grifone 2013”, organizzata dall’Aeronautica Militare sul Gran Sasso nel quadro dell’accordo di cooperazione tra Italia, Francia e Spagna nel settore della ricerca e soccorso aereo (S.A.R MED/OCC).
Lo scopo principale dell’esercitazione è stato quello di addestrare il personale dei reparti di volo italiani e stranieri del Soccorso Aereo, dei centri di coordinamento e delle squadre di terra alla pianificazione, direzione e gestione delle operazioni di ricerca e soccorso nel difficile ambiente montano, sia di giorno che di notte, favorendo la reciproca conoscenza e lo sviluppo di procedure comuni.
L’esercitazione, svolta dal 16 al 19 Settembre, ha avuto come scenario i monti dell’Abruzzo, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, sorvolati senza soluzione di continuità dagli elicotteri dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato. Per la prima volta in un’esercitazione SAR è stato impiegato dall’Aeronautica Militare anche l’aeromobile a pilotaggio remoto MQ-9 “Predator B”. Le squadre di ricerca e soccorso, coordinate dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), si muovevano sull’impervio territorio alla ricerca di dei dispersi.
Iniziate Martedì 17 settembre, le operazioni si sono succedute a ritmo sostenuto, impegnando circa 400 persone, tra militari e civili, e 14 assetti aerei, che hanno volato per un totale di circa 64 ore, di cui 15 con l’ausilio di NVG (Night Vision Goggles), in missioni dall’alto profilo addestrativo, consentendo di chiudere l’intensa quattro giorni di attività con un bilancio positivo. “Durante le fasi dell’esercitazione siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Gli equipaggi di volo e le squadre di soccorso a terra hanno operato in maniera perfettamente sinergica, contribuendo così a far lavorare meglio tutti gli ingranaggi di quella complessa macchina che è il soccorso aereo in ambiente montano”, ha dichiarato il direttore dell’esercitazione, Colonnello Giovanni Franchini.
L’Aeronautica Militare ha fornito la propria esperienza in termini di Comando e Controllo delle operazioni aeree, che sono state dirette da un team del Centro Coordinamento Soccorso del Comando Operazioni Aeree dell’Aeronautica Militare (RCC-COA) dislocato presso il P.B.A..
L’intera e complessa pianificazione logistica, invece, è stata affidata al Comando Logistico dell’A.M. che, grazie alle diverse articolazioni dipendenti coinvolte attivamente nell’esercitazione, ha testato la propria capacità di schierare rapidamente personale, mezzi e infrastrutture in zona isolata dalla quale condurre operazioni di supporto per soccorrere la popolazione colpita da gravi calamità naturali o incidente aereo.
In questo ambito, il 3° Stormo di Villafranca, con il contributo dei vari reparti tecnici di manutenzione, telecomunicazioni e rifornimenti della Forza Armata, ha realizzato sull’Aeroporto dei Parchi de L’Aquila un Posto di Base Avanzato dotato di tutti i servizi necessari per l’assistenza al volo e la gestione delle operazioni, avvalendosi di strutture campali di comando e controllo, sistemi mobili di comunicazione, stazione meteo mobile, servizi di rifornimento e di sicurezza del sedime.
Presso il PBA, sono stati attivati un Posto Medico Avanzato (PMA), in cui ha operato personale sanitario dell’Infermeria Principale A.M. di Verona Villafranca e del Corpo Ausiliario delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana con la collaborazione della Pubblica Assistenza Gran Sasso Soccorso, con funzioni sia di postazione medica avanzata nell’ambito dello scenario esercitativo, sia di presidio di primo soccorso in caso di reali esigenze per il personale partecipante.
Per l’Aeronautica Militare hanno partecipato equipaggi ed elicotteri del 15° Stormo di Cervia, del 72° Stormo di Frosinone, del 9° Stormo di Grazzanise (Ce) unitamente all’aeromobile a pilotaggio remoto del 32° Stormo di Amendola (Fg).
Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha coordinato tutte le attività terrestri, assicurando, con proprie squadre di soccorso, affiancate da quelle della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato e del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga il recupero del personale disperso nell’impervio scenario del Gran Sasso.
La partecipazione di equipaggi e di elicotteri provenienti da Spagna e Francia nonché la presenza di osservatori provenienti da Giordania e Macedonia, hanno conferito maggiore rilevanza all’evento consentendo un proficuo confronto e scambio di esperienze.
Conclusa l’esercitazione “grifone 2013”. il colonnello franchini: “ottima la risposta dell’aeroporto di preturo”
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